Giuliana Conforto

Giuliana Conforto coltiva da anni l’Arte della Memoria, la stessa usata dall’ermetismo che è stato occultato, o meglio silenziato da una “conoscenza” legata alla narrazione comune, scienze, finanze e religioni, incapaci di rispondere alla domanda: “che cos’è la Vita?”
Laureata in fisica, Giuliana Conforto è stata docente di Meccanica Classica all’Università di Calabria, di Fisica Quantica all’Università dell’Aquila e insegnante al liceo. Si è occupata di astrofisica e di geofisica. La sua ricerca l’ha condotta ad attraversare i “confini” tra le varie discipline, “confini” arbitrari ma utili a coltivare il dramma alla base della storia conosciuta, piena di tragedie e di incomprensioni reciproche, quali il predominio di pochi sui tanti. La causa profonda, secondo lei, è l’incapacità di usare in modo conscio la propria MENTE SUPERIORE, ora osservata dalle Neuroscienze che ne hanno illustrato le squisite abilità. Composta di Materia Bianca, questa mente è come Biancaneve, caduta in lungo sonno mortale, perché mangia la “mela avvelenata”. Con le sue ricerche, Giuliana, ha compreso che non è solo una favola, ma anche una realtà che richiede un urgente salto di coscienza e così percorrere la via verso la libertà.

Al festival, Giuliana Conforto traccerà le potenzialità del risveglio cerebrale collettivo e accompagnerà l’uditorio in un percorso articolato dal cosmo alla coscienza umana, nell’incontro che porta il titolo del suo libro “Il Risveglio e il gioco cosmico dell’uomo” (Uno Editori, 2019)